Testimonianza di alcuni pattern interessanti raccolti nel mio giro al Pitti Filati (F/W23)
Violet o anche Viola
è il colore dei sogni a occhi aperti, dei voli di fantasia e delle fiabe, del mistero e della magia…è un tocco di colore dove non te lo aspetti.
Quello che per alcuni è violetto, per altri potrebbe essere lilla, lavanda, ametista o semplicemente viola. La fabbricazione industriale dei colori ci ha fornito un’ampia nomenclatura cromatica, ma le sfumature le tonalità e le tinte, sono ancora piú numerosi delle parole per nominarli. La parola francese violet viene spesso tradotta in inglese con purple.
E’ diffusa la convinzione che il viola sia un colore speciale e rappresenti il potere, nonostante sia un colore secondario fra i primari rosso e blu. Nel corso del tempo non ha avuto un’autonomia linguistica.
Nella lista dei colori dello spettro di Newton è contemplato il VIOLETTO, la lunghezza d’onda più corta visibile all’occhio umano.
La potenza del viola nella storia è rappresentata da due sfumature, una molto antica e l’altra recente. La prima, il PORPORA DI TIRO, segno di ricchezza ed elevato status sociale, è servita a stabilire un legame tra il viola e il divino. La seconda, il MALVA è una creazione chimica e dall’800′ assunse un ruolo più democratico e popolare. In Giappone, il ‘murasaki’ era un tipo di viola intenso considerato kin-jiki, cioè un colore proibito, vietato alla gente comune. La pittura moderna iniziò con il luminoso violetto: Parigi fine 800’! Il violetto si distingue nella tavolozza degli impressionisti come nuovo colore. Per Monet rappresentò il vero colore dell’atmosfera.
Il termine «viola» si riferisce all’omonimo fiore e da un punto di vista cromatico riunisce due colori opposti fisicamente e psicologicamente: il rosso (terra e carne) e il blu (cielo e spirito). Colore tiepido o ambivalente, può essere caratterizzato quindi da una dominante fredda (bluastra) o calda (rossastra).
VIVERE CON IL VIOLA
può sembrare potente, ma è un ottimo colore da usare a casa. Per essere utilizzato negli spazi interni non ha bisogno di essere saturo, magari solo in piccole dosi. Si possono considerare tonalità più tenui, tipo il grigio-lilla, aggiungendo poi altri colori nel tempo. Anche mescolato con dei neutri freddi, per una sensazione più morbida, abbinato alla pietra e al marmo, o bilanciando la sua ricchezza con dei neutri caldi, nelle tonalità di sabbia argilla caffè tortora. Il viola e il giallo sono colori complementari, dove quest’ultimo lo evidenzierà, come anche un marrone caldo con sfumature viola e rosse. Può essere controbilanciato con i toni caldi del legno, della terracotta, con l’ocra e tortora, tanto da rendere l’ambiente naturale e accogliente.
Quando non si è sicuri di come usarlo, pensa ai colori analoghi sulla ruota dei colori come il blu e rosso. Se ami il blu, potresti considerare di usare i toni viola che virano verso il blu oppure un viola verso il rosso. I blu-viola possono dare profondità a una stanza blu monocromatica, come anche i rosso-viola in uno spazio caldo. Il contrasto è interessante. Le versioni morbide e tenui del viola creano atmosfere rilassanti, sia per la camera da letto o per i dettagli di un piccolo bagno.
DECORARE CON IL VIOLA
Ricerca nei tessuti da tappezzeria, di particolari rivestimenti o di alcuni dettagli negli stessi accessori, mescolato a toni neutri o ad altri colori.
Trovo speciale la nuance scurissima profonda e misterioso, ricca e non opprimente del color melanzana… Le tonalità profonde si adattano per una stanza studio con biblioteca: i viola saturi offrono un aspetto avvolgente e confortevole. Da affiancare e in contrasto l’oro pallido e finiture color rame. Può essere anche solo il tocco finale in scene tradizionali: nel concetto classico il viola è vibrante e fresco, proprio nei luoghi in cui un colore neutro appare noioso.
Il viola ispira … pensato come una pietra curativa e protettiva, nota per purificare la mente, libera da pensieri negativi.
Comuni le tonalità più chiare e vicine al rosso, sfumature che comunicano sensualità, seduzione e mistero, oltre a evocare una piacevole sensazione olfattiva legata al profumo di fiori. Dal punto di vista tattile, il viola evoca una sensazione vellutata.
I tratti psicologici positivi:
è una combinazione di potere, energia e forza del rosso mescolato all’integrità e alla sincerità del blu. È il colore che associamo alla consapevolezza spirituale e alla riflessione, scelto da chi medita; adatto per la contemplazione e per la ricerca spirituale e connessioni con l’universo.
I tratti psicologici negativi:
circondarsi di molto viola aiuta a perdere il contatto con la realtà. Una tonalità sbagliata può evocare qualcosa di scadente e malevolo, più rapidamente di qualsiasi altro colore.
Nell’antichità ha avuto alterne vicende. Fu proibito nell’antico Egitto perché ritenuto magicamente pericoloso. Nell’impero romano e in quello bizantino era riservato all’imperatore. Divenne un simbolo della liturgia cristiana e per questo è ancora oggi considerato un colore legato alla sfera spirituale, al misticismo, all’ interiorità. Non mancano le suggestioni negative nella sua simbologia. Il viola può rappresentare la penitenza e il lutto, o la sfortuna e la tristezza.
Anche per questo motivo non viene utilizzato nella comunicazione d’impresa, ad eccezione dei prodotti legati alla sfera femminile per la cura del corpo. Sul piano del gusto, le associazioni (tramite lo studio di Heinrich Frieling) indicano qualcosa di soporifero, dal gusto dolce e pesante. Sul piano dell’udito, è un suono triste e profondo che diventa debole e trattenuto.
Solenne ed enigmatico nella moda, ha avuto fortune alterne: eccentrico e trasgressivo, caratterizza un abbigliamento esclusivo o anche ironico e bizzarro. Al contrario che in natura, dove del resto sono rari, i viola fabbricati dall’uomo sono relativamente gradevoli (quelli che tendono verso il rosa). In passato era più concepito come un blu scuro, prossimo al nero. Spesso appare come un sotto-nero, qualità che ha conservato nella liturgia e nei rituali del lutto: per il mezzo lutto, viola.
Devo dire che ultimamente ho rivalutato questo colore, soprattutto nei sui toni scuri. Sentire e capire un colore seguendo l’intuito, può offrire spunti e reazioni contrastanti. E’ evidente che la sua valorizzazione si esprime proprio attraverso la materia che lo interpreta. Traggo soddisfazioni dal mondo materico: tessuti come il velluto, una seta, un lino o ad un filato come il cashmere, il mohair, l’angora…tutti ‘portatori’ di piccole e piacevoli sensazioni visive e al tatto.