illustrazione di Nicola Magrin 

Se dico montagna penso all’infinito: il pensiero arriva dove lo sguardo non può soffermarsi  

   

     

Ero una bambina ormai cresciuta quando ho conosciuto la storia di ‘Heidi’, la serie di animazione TV pomeridiana, scoperta in una delle varie repliche. Mi è piaciuta (mi piace tutt’ora). Mi identificavo con la sua curiosa vivacità; giocava rideva  e si arrabbiava per piccoli fatti quotidiani. Semplici storie fatte di cose essenziali: l’affetto del nonno, il latte, il formaggio, le capre e Peter. Il suo mondo appartiene alla montagna! E come dice la canzoncina, le ‘sorridono i monti…’                                                          

Mi sono avvicinata alla montagna da piccola, in vacanza. Un contatto ‘relativo’ ma è bastato per amarla da subito. Mi ritrovo ora a vivere vicino alle Pre-alpi Biellesi (in Piemonte) dopo aver vissuto in alcune città del nord Italia. Dalle finestre di casa vedo il profilo dei monti: sono il mio punto di riferimento al mattino e dopo il tramonto  (e con le notti stellate a luna piena). Occhi che guardano e cuore che sente e spesso mi sorprendo di come la sensazione di  bellezza possa riempirti e farti sentire grata di farne parte, nel silenzio… Nel mio essere ribelle e poco adattabile, solo la montagna riesce a trasmettermi qualcosa di unico nella sua ‘imponenza’ in un’appagante tranquillità.

Amo la montagna per la sua morfologia e le forme estreme, la sua austerità, i colori che prende con la luce e il buio, nelle diverse stagioni, il suo manto boschivo i verdi prati e le pozze d’acqua, gli animali nascosti, il colore intenso dei fiori: il blu genziana, il bianco alabastro delle stelle alpine, le bacche tra i sentieri, le baite, i pascoli e gli alberi…amo l’abete per la sua forma-colore-profumo e le sue pigne! La montagna come un enorme sasso che ha una montagna di cose da dire. Ci ‘racconta’ della profondità del tempo, la sua presenza, l’origine della materia che è comune alle stelle. Con il movimento di testa-occhi-cuore ogni passo è un toccasana psicofisico; l’aria ci inebria con gli stessi oli essenziali’ rilasciati dalle piante, in sensazioni di benessere (produzione di endorfine)…

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